Garbage, a crossroads of nowhere and lost

sabato 17 dicembre 2011

Ancora libri

Rieccoci qui.
Come in altri casi (non dirò quali, per capriccio), mi trovo a scrivere dopo aver terminato un bel libro. E a chiudere precedenti questioni; spero di ricordarle tutte.

Riprendiamo Sanderson.... Dunque. Credo che in definitiva meriti di essere annoverato tra i miei migliori autori del fantasy. In realtà sono convinto che possa creare qualcosa di ancora più grande.
Del resto l'ambientazione di Mistborn non è così complessa come altre e nemmeno comparabile in termini di grandezza. Ora, non ho la voglia di analizzare libro per libro né ho la memoria necessaria ma ciò che mi ha colpito di più della saga è stata l'idea dell'allomanzia in generale, di come si è evoluta nei libri seguenti e il collegamento (o meglio, l'origine) che ha con il divino.
L'unica cosa che mi ha lasciato un po' confuso è stata nel finale dell'ultimo libro, quando i due protagonisti giungono all'ora fatale (parola dai vari significati, specialmente in questo caso) e ne esce fuori un personaggio che, sebbene fosse importante per la storia, non era certo chi il lettore si aspettava che diventasse; o sarebbe meglio dire "cosa", forse. Ecco, quella parte è davvero singolare e non sono sicuro di averla capita del tutto, intendo personalmente ma anche dal punto di vista dello scrittore.
Comunque è stata una gran bella storia con un finale davvero degno di tanti altri grandi autori. E soprattutto ha qualcosa di ironico circa la condizione umana; ma anche sulla religione e le sue, in fondo, vere divinità (o forse sarebbe meglio dire vera). Chi l'ha letta capirà cosa intendo.
Riguardo i personaggi, li ho trovati davvero fantastici e per una volta non ho avuto nulla da obbiettare sulla scelta di un protagonista femminile. Non che abbia pregiudizi di sesso ma di solito le letture che avevano delle protagoniste non mi avevano soddisfatto completamente, eccezion fatta per la Carey, della quale tra l'altro ho appena finito di rileggere un libro (quello di cui accennavo sopra).
Divagazioni a parte, sono rimasto davvero soddisfatto dell'autore e per di più so che ha pubblicato di recente il suo ultimo libro, che apre una pentalogia (se non sbaglio) del tutto nuova e ambientata in un mondo completamente differente. Secondo FM il libro merita tantissimo tant'è che ha ricevuto il voto massimo.
Staremo a vedere. Obbiettivamente sono un po' scettico sul fatto che Sanderson saprà trovare idee tanto azzeccate quanto brillanti come in Mistborn.
Con questo direi chiusa la parentesi Sanderson, a meno di successive riletture (che avverranno sicuramente) o di traduzioni dei suoi prossimi romanzi.
Attendo anche con ansia il prossimo volume della Ruota del Tempo, dato che l'ultimo si era chiuso in un punto davvero straordinario e cruciale per Rand.

Giacché l'abbiamo nominata, mi sembra doveroso fare alcune considerazioni su Jacqueline Carey, molto discussa scrittrice fantasy. Perché è sempre di fantasy che si parla, a suo modo.
Lo stile, o meglio, il suo mondo e il suo modo di raccontare i fatti sono ricchi di sensualità e di erotismo e spesso è da questi punti fermi presenti in tutti i suoi romanzi che partono le critiche.
In realtà, a me le scene di sesso non disturbano affatto, non nel modo in cui vengono presentate dalla Carey e nel più grande contesto in cui sono poste. Evitando la stupida maliziosità che questo argomento potrebbe suscitare, trovo che l'autrice porti un'idea dell'amore al contempo felice e tragica, mortale e divina, creatrice e allo stesso tempo distruttrice; e in una certa parte direi anche utopica o comunque irrealizzabile nella società in cui viviamo e per la nostra condizione umana.
Questa idea in effetti, per quanto sia bella e apprezzabile, è per gran parte ideale perché parte dal presupposto che, bene o male, tutti gli esseri umani siano belli.
O che comunque ciascuno di noi abbia qualcosa di straordinariamente bello, possa essere anche la voce o la stessa semplicità d'animo. A conti fatti, e lo dice anche l'autrice tramite i suoi protagonisti, "anche un contadino angeline possiede una certa bellezza che tanti mortali non hanno."
Stiamo quindi parlando di una stirpe umana che ha origine da alcuni dei, a loro volta figli di divinità più antiche. Stiamo parlando di Elua e dei suoi Compagni.
Discendendo da questi dei, gli angeline (così vengono chiamati) hanno conservato parte della bellezza divina ed essa viene continuamente trasmessa alle generazioni successive.
Grazie, potrebbe dire qualcuno. Allora si che sarebbe diverso.
Se fossimo tutti belli credo che il mondo andrebbe diversamente. Non so dire come, ma ne sono sicuro.
In ogni caso, Jacqueline Carey rimane per me un'ottima autrice, particolare e affascinante.
Anche perché poi i passaggi erotici non sono gratuiti, nel senso che hanno una funzione precisa per la storia o per la crescita del protagonista. Non avvengono così a caso per attirare il lettore, o la lettrice.
E tralasciando questo lato un po' "scandalistico" rimangono tante cose apprezzabili: una trama bellissima, lunga e coinvolgente; protagonisti (sono tanti) e personaggi ben fatti e davvero credibili, profondi; un mondo  fantastico ma che allo stesso tempo prende origine dal nostro, reinventandolo e ricostruendolo sotto altri aspetti e punti di vista e prendendo allo stesso tempo dettagli eruditi che derivano dalla nostra storia.
Ecco, forse lo scoglio più duro è stato quello di accettare proprio questo. Persino la religione è un po' "scopiazzata" da quella ebraica, ebrea ed europea. Bisogna vedere oltre questi "plagi", che del resto sono così evidenti che si giustificano da soli.
È stata una scelta precisa dell'autrice quella di partire dal nostro mondo e riconformarlo in chiave fantastica.
Perciò lo sforzo che si deve fare consiste nell'evitare di considerare blasfemia quello che all'inizio ci viene presentato. Questo, a parer mio, è il rischio che si corre leggendo i suoi libri.

Basta, la chiudo qui sul tema della lettura. Non vorrei riempire il blog di soli commenti ai libri. Serve anche ad altro. E come ho scritto qualche giorno fa ho tanto altre cose da dire ma... non vorrei buttarle in un unico post. Meritano un loro spazio a parte.
Quando le avrò riordinate spenderò un bel po' di tempo a considerarle e a commentarle... Ma non sarà oggi.

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